I responsabili della guerra in Libia?

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Perché fino all’altro ieri tutti i paesi che oggi vogliono intervenire militarmente in Libia, hanno ben volentieri fatto affari e stipulato patti con Gheddafi, ben sapendo che tipo di regime vigeva in quel paese? La stessa domanda potrebbe essere posta, ovviamente, in tutti gli altri casi in cui esiste una palese violazione dei più elementari diritti umani. La storia non ha insegnato nulla? Come si può pensare che regimi di questo genere non determinino, prima o poi, una rivolta popolare?

In altre parole, quando si fanno accordi di qualsiasi tipo con i governi di paesi in cui la Dichiarazione dei diritti umani è considerata carta straccia, qual è il valore principale che si sta seguendo? Quando si fanno affari con Gheddafi, così come si sono fatti con i governi dell’Egitto e della Tunisia o così come si continuano a fare con i governi di paesi come la Cina, dove è vietata la libera espressione del pensiero, vuol dire che il valore principale che si sta seguendo è il denaro, non certo l’essere umano.

Se questo è vero – e noi siamo convinti che lo è – possiamo solo arrivare ad una conclusione: nel caso della Libia non è solo Gheddafi responsabile della grave situazione attuale, ma anche tutti coloro che hanno pensato di poter accantonare la questione “diritti umani” pur di fare affari. Si sono illusi di poter mettere da parte il valore “essere umano” con la sua voglia di libertà, mettendolo al di sotto del valore “denaro”.

(tratto dalla posizione del Partito Umanista )

Stefano Cecere
Stefano Cecere
Ricercatore, Sviluppatore, Educatore, Attivista, Umanista, Papà.

Ricerco, Sviluppo e Condivido nell’intersezione tra Giochi, Educazione, Tecnologie Digitali, Creatività, Filosofia e attivismo per una Politica Progressista 2050. E papà 2x

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