Santo Francesco

La prima cosa che feci fu il confrontare.

L’aeroporto di San Francisco era molto simile a quello di Seul e Amsterdam, estremamente diverso da quello di Nuova Deli e La Paz.

Rimasi un poco divertito dalle numerose foto e scansioni alle mie ditina che vollero farmi e dal seguente interrogatorio su tutti i visti che avevo nel passaporto.

Che strano l’aver accennato che la maggiore parte di quei visti erano dovuti alla Marcia Mondiale per la Pace e al Nonviolenza a cui avevo participato aumentò il numero di domande e di sospetti sulle mie reali motivazioni del voler entrare negli Stati Uniti.

Purtroppo per loro non avevo proprio niente da nascondere.. neanche fosse per generare un pò di sintomatico mistero.

Fu dopo molte ore che avevo giá iniziato ad esplorare le indiscutibili bellezze e originalitá di quella città, arrivandoci con una simpatica tramvia, che mi chiesi chi fosse questo San Francesco a cui doveva il nome…

Sará stato il “nostro” di Assisi? o uno di quei frati, magari gesuiti, giusto per fare un pò di contrappasso, che durante il Far West proteggevano gli indigenti e davano ospizio agli eroi feriti? Avrei indagato su Wikipedia.. forse.. perchè in effetti non mi interessava tanto la vera risposta, quanto il rimanere in quello stato interrogativo e divagare su fantasiose possibili scenari. Ogni occasione può essere buona per stimolare l’immaginazione!

Questa facoltá così potente della nostra coscienza, che si era ormai atrofizzata, se non ridotta a seguire le immagini imposte dai valori di quell’epoca, valori che difficilmente si allontanavano dal sesso, dal denaro e dal potere.

E fu così che San Francesco arrivò dall’umbria in America volando su un grifone, divenne grande amico dei nativi americani e con loro costruì le prime case intorno alla baia, con tanto di scivoli d’acqua sulle colline per potersi divertire e spostare le cose con meno fatica, e poi piantò il primo albero di Mela.

Nel sacro giardino di quell’albero all’inizio del XXI secolo fu costruito un edificio da molti ritenuto altrettanto sacro. Il disegno della mela, un pò mangiucchiata, era visibile giorno e notte e spesso compariva anche nei sogni!

Cosa successe dopo lo avrei saputo appena avrei iniziato a peregrinare un pò di più.

Stefano Cecere
Stefano Cecere
Ricercatore, Sviluppatore, Educatore, Attivista, Umanista, Papà.

Ricerco, Sviluppo e Condivido nell’intersezione tra Giochi, Educazione, Tecnologie Digitali, Creatività, Filosofia e attivismo per una Politica Progressista 2050. E papà 2x

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